Tutti a casa! Genitori e figli h24!

Sono tanti i cambiamenti che questo periodo di emergenza e di quarantena sta generando a diversi livelli. Un’attenzione particolare deve essere posta alla genitorialità. Come la quarantena influisce sul modo in cui i genitori si prendono cura ed educano i bambini? Quanto influisce sui bambini e come i genitori possono sostenere le difficoltà che incontreranno e in che modo possono dare un contributo nella gestione di questo periodo con i propri figli?

Partiamo innanzitutto col definire che cosa si intende con il termine “Genitorialità” per poi inquadrarla all’interno del periodo che stiamo vivendo.

Il concetto di genitorialità presuppone non solo l’arrivo di un figlio dal punto di vista biologico ma include tutti quei significati che due persone danno al diventare genitori.

Diventare genitori comporta già dall’inizio della gravidanza l’assunzione di un nuovo ruolo per i membri della coppia. L’assunzione del ruolo genitoriale comporta grandi cambiamenti dal punto di vista psicologico e relazionale che, saranno presenti ed in continua evoluzione lungo tutto il resto del ciclo vitale degli individui coinvolti che si trovano a dover svolgere una nuova funzione, compiere scelte, elaborare decisioni, individuare obiettivi assumendo un’ottica comune.

La genitorialità è, quindi, un processo dinamico rappresentato dalla nascita non solo di un figlio, ma di una nuova relazione, in perenne trasformazione, in linea con lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale dei bambini.

Questo periodo ci pone di fronte ad una grande sfida, quella di sostenere la genitorialità che sta vivendo una trasformazione, una ridefinizione nei tempi e nelle modalità di prendersi cura dei bambini. Come possiamo far in modo che questa ridefinizione sia funzionale?

La quarantena porta le famiglie a stare in perenne contatto, i genitori si trovano a dover ridefinire la propria quotidianità come individuo e come coppia, dall’altra si trovano a dover gestire le difficoltà che incontrano i bambini. Le scuole sono chiuse, questo comporta per i bambini un isolamento dai propri coetanei ed amici, dal proprio ambiente scolastico, da alcune figure di riferimento come i nonni. I bambini e ragazzi devono organizzarsi con le lezioni online e con i compiti ed i genitori sono chiamati, ora più di prima a sostenere questo processo.

Nel mio lavoro tendo sempre a dirigere l’attenzione, una volta conosciuto ciò che crea disequilibrio, verso le risorse che albergano in ognuno di noi e che possiamo cogliere in ogni situazione che siamo chiamati ad affrontare.

Come si può cogliere l’opportunità di crescita in tutto questo? Innanzitutto accogliendo e riconoscendo le difficoltà, partendo da ognuno di noi. Diamo voce prima di tutto alla sfera individuale. Prendendoci cura della sfera personale potremo essere funzionali nella relazione con l’Altro e potremo essere in grado di sostenere e proporre chiavi di lettura ai bambini.

E’ importante che la persona possa trovare un modo quanto più affine al proprio modo di vivere per organizzare il proprio tempo in casa, ascoltando le proprie emozioni, i propri interessi. E’ essenziale che ognuno si prenda del tempo per valorizzare la propria individualità. Se prima era naturale passare del tempo lontani, ad esempio lavorando fuori casa, facendo sport ecc, ora è importante che ognuno si prenda uno spazio personale in relazione ai propri bisogni e ai bisogni degli altri. Questa è una risorsa che ognuno potrà poi portarsi con sé. Imparare a riconoscere e comunicare i propri bisogni è essenziale all’interno della coppia ed è essenziale anche per la coppia genitoriale che si trova a perseguire un obiettivo condiviso e se viene fatto con la maggiore serenità possibile è molto meglio.

Quindi la parola d’ordine è comunicazione. Comunicazione tra i partner e comunicazione con i bambini e ragazzi. Comunichiamo sia le emozioni positive che quelle negative e poi proviamo ad accogliere quelle che i bambini ci esprimeranno. Questo aiuterà a distendere le tensioni, migliorerà le relazioni, predisporrà i bambini all’acquisizione di competenze relazionali e faciliterà la predisposizione di nuove routine e l’organizzazione del quotidiano.

In questa fase è importantissimo per tutti i membri della famiglia l’organizzazione e la riconfigurazione dei ritmi che normalmente erano scanditi da attività e impegni.

E’ essenziale costruire una routine e fare in modo che anche i più piccoli la rispettino.

Ad esempio dedicare del tempo per le attività scolastiche e se possibile, stabilire anche un ambiente preciso in casa in cui il bambino può dedicarsi tranquillamente ai compiti, così come gli adulti stabiliranno l’ambiente dedicato al proprio lavoro. Questo creerà le condizioni per far sì che il bambino identifichi il momento della giornata e il luogo per mantenere una continuità con la scuola e con l’apprendimento.

Il tempo a disposizione potrà facilitare poi le attività condivise in famiglia, dando spazio alla creatività ed in questo potremo farci aiutare da loro. Non dimentichiamoci che anche i più piccoli hanno bisogno, in relazione all’età, di momenti in cui coltivare la propria individualità, possiamo quindi lasciare spazio alla loro fantasia, non preoccupandoci di dover riempire tutti i loro tempi ma sostenendo anche l’autonomia.

Questi momenti di ridefinizione della quotidianità rappresentano una difficoltà ma anche una potenzialità. Ascolto dei propri bisogni, comunicazione, sostegno ai più piccoli possono rappresentare delle competenze relazionali che arricchiranno la storia familiare e faciliteranno lo sviluppo.

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Tutti a casa! Genitori e figli h24!ultima modifica: 2020-03-31T10:45:21+02:00da saraanderlini
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